La Toscana a cavallo

Scoprire la Toscana a cavallo significa vivere un sogno nel quale la vacanza assume un valore straordinario, particolare, inedito.
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Scoprire la Toscana a cavallo significa vivere un sogno nel quale la vacanza assume un valore straordinario, particolare, inedito. Quello del rapporto con la natura, lontano dal rumore dei motori e vicino invece a quello dell’ambiente e delle sue sorprendenti peculiarità.

Paesaggi scenografici vi attendono in alcuni dei luoghi più belli della regione, itinerari esclusivi del turismo equestre da percorrere lungo le Ippovie della Toscana, che si snodano lungo percorsi di rara bellezza, seguendo i ritmi lenti delle passeggiate a cavallo in escursioni che toccheranno i luoghi dell’arte, delle eccellenze della campagna e della montagna toscana.

Gli itinerari sono molteplici e vi permetteranno di avventurarvi in territori autentici, dove respirare l’odore della tradizione e la seduzione del paesaggio tra borghi e castelli, boschi e strade bianche. Itinerari suggestivi come quello della Via dei Cavalleggeri, l’ippovia che collega tutte le torri di avvistamento costiere delle province di Pisa, Livorno e Grosseto e che partendo dalla Maremma attraversa i Parchi Regionali di Maremma, di San Rossore e delle Alpi Apuane, ricongiungendosi sulla Via Francigena in Lunigiana.

Strade che a volte profumano di storia, altre di misticismo. Atmosfere indimenticabili che potrete vivere anche attraversando l’Ippovia delle Foreste Sacre, uno dei luoghi più incantevoli da visitare in Casentino . Qui potrete cavalcare verso castelli, abbazie, monasteri . Tra questi la Pieve di Romena, i castelli di Porciano, Montemignaio e San Niccolò, l’abbazia di Vallombrosa e l’Eremo di Camaldoli. Altrettanto affascinante l’Ippovia dell’Amiata, un percorso tra secolari castagni e antichi sapori, tipici della gente di montagna, tra massi trachitici, immobili tra faggi, ingentiliti da cappotti di muschio.

Da non perdere neppure l’Ippovia di San Jacopo che rappresenta un’importante direttrice Nord –Sud di collegamento con la Francigena interessando i territori dell’Appennino pistoiese. I tracciati di questo percorso turistico a cavallo si sviluppano tutti intorno al capoluogo di provincia su strade per lo più sterrate e di uso pubblico. Tappe che consentono di visitare siti storici, borghi e panorami.

Tra questi ricordiamo Vinci, terra natale del Genio di Leonardo, Carmignano e i suoi vini, Comeana e la Villa medicea di Artimino. Infine il sogno della vacanza equestre non può che passare anche dall’Ippovia delle Terre di Siena e dei suoi paesaggi, in un percorso che offre a cavalli e cavalieri la possibilità di stare bene lontani dalle logiche del turismo inteso come bene di consumo. Ci si sposta in luoghi apparentemente remoti ma Siena e la Piazza del Campo con la torre del Mangia non sono mai lontani. E allora non rimane che partire: la Toscana a cavallo vi aspetta.

Ippovie del Casentino, a cavallo nel Medioevo

Per chi ama una vacanza all’insegna delle atmosfere medievali e del contatto con la natura consigliamo di visitare il Casentino, nell’alta Valle dell’Arno, la terra dei castelli, delle pievi romaniche, delle terrecotte robbiane e di luoghi danteschi e famosi siti religiosi.

Potrete scoprire luoghi affascinanti, dominati dalla bellezza appariscente di una natura rigogliosa. E potrete farlo soprattutto a cavallo, grazie all’ippovia che collega tra di loro la maggior parte dei siti storico – medioevali presenti in Valle e anche limitrofi come l’abbazia di Vallombrosa. Lungo i facili percorsi sono presenti numerose strutture ricettive qualificate in grado di fornire adeguata assistenza a cavalli e cavalieri e guide autorizzate vi potranno accompagnare in tutta sicurezza. Potrete avventurarvi lungo sentieri e avvicinarvi alle eccellenze locali, rinomate in Italia e nel mondo: dall’artigianato del legno al ferro battuto, dalla pietra al del “panno lana”.

E allora cosa aspettate? Correte in Toscana e immergetevi nelle magiche atmosfere del Casentino e dei suoi luoghi, amati e decantati da Dante e D’Annunzio, luoghi dove famosi uomini di fede hanno fondato le proprie sedi spirituali come San Francesco e San Romualdo, rispettivamente a La Verna ed a Camaldoli. Misticismo e armonia della natura da godere in lente passeggiate a cavallo, per assaporare ogni angolo di un territorio unico al mondo.

Ippovie, la magia dell’Amiata da scoprire a cavallo

Sognate di cavalcare quindi tra i secolari castagni e antichi sapori, tipici della gente di montagna? Allora il vostro sogno può diventare realtà. Potrete infatti scoprire una delle zone in assoluto più ricche di fascino della Toscana proprio a cavallo: l‘Amiata. Un antico vulcano addormentato che conserva calore ed energia. Dei passati tumulti rimangono imponenti massi trachitici, immobili tra faggi e castagni, ingentiliti da cappotti di muschio. Dolcemente allunga le sue falde fondendosi con la selvaggia Maremma a occidente e con le ondulate terre di Siena a oriente.

Itinerari che potrete seguire grazie all’Ippovia del Monte Amiata, che prevede due percorsi. Il primo, denominato “A” – Anello Alto, è una tappa unica di circa 30 km e arriva a toccare i 1250 metri sul livello del mare. Il secondo percorso, denominato “B” – Anello Basso, è organizzato in 4 tappe per un totale di 80 km e raggiunge il la quota massima di 1230 metri sul livello del mare. Entrambi gli itinerari permettono di visitare la montagna nei suoi aspetti più inediti e interessanti, per una vacanza che difficilmente potrete dimenticare.

L’Amiata infatti conserva un’antica saggezza, un sapere profondo col quale ha allevato la sua grande famiglia fatta di uomini e donne semplici e forti: boscaioli, carbonai e falegnami hanno sempre trovato nel bosco la loro fonte di sussistenza. Con la farina di castagne si produceva la polenta, alimento fondamentale nella cultura locale che ha segnato la “civiltà della castagna” fin dall’VIII secolo. Sono difatti le castagne il maggiore, e il più importante prodotto che la natura e l’arte somministrino agli abitatori del Montamiata.

Tenere o mature, fresche o seccate, crude o cotte, ridotte in farina, ed impastate poi in Nicci, Castagnacci, in Frittelle, ed in Polenta. Tradizioni, cultura e paesaggi nei quali potrete avventurarvi grazie alle strade da percorrere a cavallo, per un turismo a ritmo lento, che vi consenta di godere delle bellezze dell’Amiata, con i giusti modi e tempi, in un’atmosfera particolare e affascinante.

L’ippovia dei Cavalleggeri

La Via dei Cavalleggeri è un’ippovia che collega tutte le torri di avvistamento costiere delle province di Pisa, Livorno e Grosseto e che partendo dalla Maremma attraversando i Parchi Regionali di Maremma, di San Rossore e delle Alpi Apuane si ricongiunge sulla Via Francigena in Lunigiana. Il progetto ripercorre il sistema difensivo costiero del Granducato di Toscana che era costituito da torri e forti collegati tra loro e con i centri urbani fortificati presenti lungo la costa, dalla via dei cavalleggeri. Difatti a partire dal XVII secolo alle torri furono affiancate anche postazioni di alloggio e ricovero per il “Corpo dei Cavalleggeri” addetto alla vigilanza costiera.

Costituivano una linea continua di 81 località fortificate ad una distanza media di circa 3,5 km tra loro. Questo sistema si era ampliato dopo il XVI secolo, di pari passo all’espansione del territorio granducale inglobando e rafforzando i sistemi difensivi del Principato di Piombino e dello Stato dei Presidi. La via dei cavalleggeri rappresenta un pezzo di grande storia, una strada nata per proteggere il territorio dai pericoli che venivano dal mare: pirati e corsari, malattie e contrabbando, quello che era il sistema difensivo costiero della Toscana.

Il percorso dell’Ippovia del Casentino si snoda lungo 210 km divisi in sei tappe e tocca alcuni dei luoghi più suggestivi della zona come i borghi di Bolgheri, Montescudaio, Castelnuovo Misericordia, Guardistallo e ancora si addentra nelle riserve naturali della Macchia della Magona o del Parco di Montioni.

Luoghi che potrete raggiungere a cavallo percorrendo sentieri, mulattiere e strade bianche in un percorso che allieterà i vostri occhi con panorami unici e renderà la vostra vacanza un gioiello da tenere gelosamente custodito per sempre nella memoria.

Ippovia di San Jacopo, a cavallo lungo le valli pistoiesi

L’Ippovia di San Jacopo rappresenta un’importante direttrice Nord –Sud di collegamento con la Francigena interessando i territori dell’Appennino pistoiese. I tracciati di questo percorso turisto a cavallo si sviluppano tutti intorno al capoluogo di provincia su strade per lo più sterrate e di uso pubblico.

Il tracciato principale interessa luoghi storici e culturali situati su importanti vie di comunicazione dell’alto e basso medioevo, ad esempio la Via Francesca della Sambuca e il reticolo di vie e sentieri che collegavano la Toscana centrorientale alla Lombardia, attraverso i grandi passi appenninici.

La denominazione dell’Ippovia sottostà ad un criterio di radicata appartenenza alla pluricentenaria storia pistoiese: S. Jacopo è il patrono di Pistoia dal XII secolo, cioè da quando le reliquie del Santo giunsero in città dalla Galizia per iniziativa del vescovo Atto, divenendo così tappa di pellegrinaggio per i devoti che si recavano a Compostela.

Il percorso, oltre a siti di interesse storico, culturale e naturalistico, tocca anche un sito d’importanza scientifica come quello di Pratorsi, sede di un famoso osservatorio astronomico. Tutta l’ippovia è lunga circa 260 km ed è formata da 12 tappe con lunghezze variabili e difficoltà diverse.

Tappe che consentono di scoprire siti storici, borghi e panorami. Tra questi ricordiamo Vinci, terra natale del Genio di Leonardo, Carmignano e i suoi vini, Comeana e la Villa medicea di Artimino.

L’Ippovia delle Foreste sacre

Le Foreste Sacre sono considerate uno dei luoghi più suggestivi da visitare in Casentino a piedi, in bici ma anche a cavallo. Affascinante infatti il percorso che si può seguire lungo l’Ippovia a cavallo tra Toscana e Romagna, dall’alta Valle del Tevere all’Alpe di S.Benedetto, attraverso le Foreste Casentinesi, la Valle dell’Arno, il Pratomagno e il Falterona, collegando le foreste di Vallombrosa, Camaldoli, e La Verna.

L’itinerario espande un circuito tradizionale di equiturismo interno al territorio del parco nazionale (La Verna, Camaldoli, Campigna), che nel disegno del progetto viene “aperto” e indirizzato verso le principali direttrici di connessione del parco rispetto al comprensorio circostante, verso la Romagna, l’alto Mugello, Vallombrosa e il Pratomagno, il basso Casentino e l’alta valle del Tevere.

L’itinerario principale parte da Pieve S.Stefano a Formole, in Val Tiberina. Risalito il crinale nei pressi della Verna, il percorso si sviluppa negli ambiti del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, del Pratomagno e della riserva naturale di Vallombrosa, per tornare al Falterona e risalire nuovamente crinali e vallate del parco fino all’Alpe di S.Benedetto.

Un percorso lungo 500 km, suddiviso in 5 tappe che toccano alcuni dei luoghi più suggestivi e dei borghi più affascinanti delle Foreste Casentinesi tra castelli, abbazie, monasteri e borghi. Tra questi la Pieve di Romena,  i castelli di Porciano, Montemignaio e San Niccolò, l’abbazia di Vallombrosa e l’Eremo di Camaldoli.

Ippovie nelle Terre di Siena

Scoprire le Terre di Siena a cavallo significa affidarsi ai sensi per vivere in pieno la percezione di un paesaggio in movimento integrandosi perfettamente in un ambiente puro: il viaggio, lo spostamento, i percorsi abbandonano le rotte obbligate condivise da uomini e motori nel segno del movimento ispirato ai ritmi di madre natura dove anche il viaggio o la semplice vacanza acquistano una diversa dimensione temporale.

Dalla semplice escursione al vero e proprio viaggio questo angolo di Toscana autentica offre a cavalli e cavalieri la possibilità di stare bene lontani dalle logiche del turismo inteso come bene di consumo. Ci si sposta in luoghi apparentemente remoti ma Siena e la Piazza del Campo con la torre del Mangia non sono mai lontani.

Se è vero che le Terre di Siena sintetizzano più di ogni altro luogo il concetto di “arte del paesaggio” è anche vero che in questa Toscana evocativa e armoniosa, visiva e sentimentale ben si colloca l’idea di “arte equestre”. In particolare l’itinerario prevede due anelli uno di 60 km (A -C) e l’altro di una tratta (B) per un totale di 175 e tutti gli anelli ripercorrono parte dell’affascinante e storica via Francigena.

Ippodromi in Toscana

Ippodromo Casalone di Grosseto

Via Aurelia Antica, 35 – 58100 – Grosseto (GR)
Tel: 0564 24214 – 0564 24241 / 0564 20237
Specialità: Galoppo, sella

Nella periferia sud della cittadina di Grosseto, zona dove si dividono le varie strade che conducono alle spiagge, nel verde della vegetazione toscana si distende l’ippodromo del Casalone, la sua superficie è di 210.000 mq, dei quali 22.000 sono destinati agli spettatori, 145.000 alle piste di gara, 20.000 mq di piste da allenamento e altri 20.000 di scuderie. L’ippodromo dispone di illuminazione per lo svolgimento delle corse in notturna. Il pubblico è ospitato in uno spazio da 10.000 posti, la tribuna ha una capienza di 1.500 posti a sedere.

Ippodromo dei Pini di Follonica (GR)

Indirizzo: Via Massetana, 2 – 58022 – Follonica (GR)
Tel: 0566 58650
Sito: www.ippodromodeipini.it
Specialità: trotto

L’impianto si trova nel cuore della cittadina e si estende per una superficie di 90.000 mq di cui 19.000 sono dedicati al pubblico, 14.000 alla pista di gara, 8.000 a quella di allenamento e 15.000 mq occupati dalle scuderie, la rimanenza è utilizzata per diversi servizi e modalità. L’ippodromo è attrezzato per lo svolgimento delle corse in notturna. 8.000 spettatori è la capienza per il pubblico con 2.200 posti a sedere.

Ippodromo Le Cascine di Firenze

Indirizzo: Viale Visarno, 16 – 50144 Firenze
Telefono: 055.4226076
Sito web: www.visarno.it
Specialità: Galoppo, sella

Nella zona di verde compresa nel parco granducale delle Cascine incontriamo l’ippodromo del galoppo della citta’ di Firenze, esso ricopre una superficie di 233.000 mq di cui: 12.000 mq per il pubblico, 120.000 mq per le piste da corsa e da allenamento, 15.000 mq di scuderie e la rimanenza utilizzata in vario modo. La pista da corsa ha una lunghezza di 1.961,60 m. ed una larghezza in dirittura d’arrivo di 19,50 m. L’ippodromo dispone di 15.000 posti per il pubblico di cui 2.200 a sedere.

Ippodromo Pian delle Fornaci di Siena

Strada Statale Ponente 73 – 53010 Costalpino (SI)
Tel: 0577 394347

Ippodromo San Rossore

Sito: www.sanrossore.it

L’ippodromo San Rossore è situato all’interno del parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, nel comune di Pisa.
Fondato nel XIX secolo nell’allora tenuta del re d’Italia, oltre ad essere sede di attività agonistica, è da tempo dedicato anche all’allenamento di cavalli di razza purosangue, protagonisti delle corse al galoppo, in piano e ad ostacoli, organizzate dall’UNIRE.